NON CAPITE ANCORA? - - Pagine difficili della Bibbia - 2020

Abbiamo offerto alcuni saggi di lettura «integrata» con il mondo biblico, la sua lingua e cultura, la sua teologia. Non possiamo rimanere estranei, perché noi siamo intimamente collegati con gli ebrei che san Giovanni Paolo II chiamò «i nostri fratelli maggiori»105.
Non ci sarà possibile arrivare alla comprensione del vangelo e di tutto la Bibbia in generale, senza una conoscenza di quel mondo. Proviamo a vedere «come cambia il look» quando i termini sono letti di più nel loro contesto culturale. Prendiamo ad esempio il Salmo 86:
4 Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, rivolgo l’anima mia.
11 Mostrami, Signore, la tua via,
perché nella tua verità io cammini;
tieni unito il mio cuore
perché tema il tuo nome.
12 Ti loderò, Signore, mio Dio, con tutto il cuore
e darò gloria al tuo nome per sempre,
Ripensiamo che sapore più ricco e che orizzonte più vasto ci offrono adesso termini come servo, nome, cuore, dopo anche solo il modesto approfondimento che è stato offerto nelle pagine precedenti. Sarà facile immaginare quanta ricchezza si nasconda ancora nella Parola di Dio, davvero un tesoro inesauribile per l’intelligenza, per il cuore, per la vita.
Questo è stato lo sforzo di tutto il nostro discorso che ora volge al termine. Non abbiamo avuto la presunzione di esaminare tutte le «pagine difficili della Bibbia», né di aver esaurito la conoscenza di quelle prese in considerazione. Con umiltà e con tenacia ci siamo addentrati in alcuni settori, da quello culturale, legato a usi e costumi del tempo a quello più strettamente filologico e linguistico. Alla fine del percorso i lettori giudicheranno se quell’aggettivo difficili è rimasto come un muro impenetrabile, forse maggiormente ispessito, oppure se ha mostrato delle crepe, lasciando filtrare il raggio di qualche illuminante spiegazione.
Il lavoro è iniziato, ma non concluso. A ciascuno l’augurio di poter continuare l’esplorazione, l’approfondimento e la degustazione spirituale della Parola Dio, ricordando sempre che Verbum Domini manet in aeternum.

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